di redazione di NoiNo.org
Il 17 ottobre comincia il nuovo percorso formativo gratuito di NoiNo.org dedicato alla comunità educante: Ambassador contro la violenza di genere. Fino al 10 dicembre si terrà a Bologna, presso la Biblioteca Sandra Schiassi (Associazione Armonie, Via E. Levante 138, 1° piano), un ciclo formativo organizzato dalla rete Attraverso lo specchio, nell'ambito del progetto NoiNo.org della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. L'iniziativa, rivolta a insegnanti, formatrici e formatori e personale educativo, ha l'obiettivo di fornire strumenti concreti per affrontare la violenza di genere e promuovere l'educazione alle differenze nei contesti scolastici ed educativi. Il percorso si articola in cinque incontri, che permetteranno di approfondire temi e metodologie su cui sono emerse negli ultimi anni, durante la nostra attività laboratoriale con le diverse figure professionali della comunità educante, specifiche esigenze formative: la costruzione della maschilità, il consenso, la violenza digitale di genere, le carriere Alias e altri strumenti di sostegno ai percorsi di affermazione di genere nel contesto scolastico, l'uso del Teatro dell'Oppressa come pratica educativa.
Maschilità in formazione: come si apprende la virilità.
Nel primo incontro (17 ottobre), guidato da Giuseppe Burgio, professore associato di Pedagogia generale e sociale all'Università degli Studi di Enna ''Kore'', si esplorerà il concetto di identità di genere da una prospettiva transazionale, che considera l'identità come un processo dinamico e non fisso. Partendo da questa definizione, Burgio approfondirà come la maschilità venga costruita e appresa durante l'infanzia e l'adolescenza, attraverso influenze formali (come la scuola), non formali (la famiglia) e informali (interazioni sociali non intenzionali).
Questa costruzione è spesso plasmata da condizionamenti socioculturali che propongono modelli rigidi di maschilità, basati su quell'idea tradizionale di virilità che sta alla base del fenomeno della violenza di genere. La circolazione di modelli culturali sempre più diversificati sta contribuendo al cambiamento dei processi sociali di costruzione del maschile, permettendo l'emersione di maschilità plurali e poliedriche. Per contrastare la violenza di genere e contribuire al cambiamento socioculturale la comunità educante necessita di strumenti per riconoscere e sostenere queste aperture, creando spazi sicuri in cui discutere e decostruire i modelli di genere tradizionali.
Il consenso: un tema fondamentale nella vita di tutti i giorni.
Il secondo incontro (5 novembre) sarà condotto da
Justin Hancock, autore e formatore nel campo delle relazioni e della sessualità e autore del volume
Consenso: possiamo parlarne?, edito in Italia dalla casa editrice
Settenove, specializzata nel contrasto alla violenza di genere. Hancock parte dal presupposto che il consenso non debba essere trattato solo in relazione al sesso, ma come una componente fondamentale della vita quotidiana e delle interazioni umane. Spesso il discorso attorno al consenso è ridotto a una visione legalistica e binaria, che non permette di esplorare la complessità del tema.
Durante l'incontro verranno forniti strumenti per comprendere meglio cosa significa il consenso nella vita di tutti i giorni, come questo si possa insegnare e come riconoscerlo nelle piccole scelte quotidiane. Hancock mira a costruire una consapevolezza del consenso che vada oltre il mero "sì o no", sviluppando una capacità di ascolto e negoziazione attiva.
Tecnologia e violenza digitale di genere.
Il terzo incontro (12 novembre), guidato dalle attiviste ed esperte di
Chayn Italia, piattaforma femminista che contrasta la violenza di genere attraverso strumenti digitali e pratiche collaborative, affronterà il tema della violenza di genere digitale, che include tutte le forme di violenza di genere che comportano l'uso delle tecnologie, tra cui ad esempio la Diffusione non consensuale di immagini intime (erroneamente nominato come revenge porn), il cyberstalking e il controllo delle informazioni personali attraverso i social media. La violenza digitale di genere si prospetta come fenomeno variegato e complesso e quale estensione delle più tradizionali forme di violenza di genere di matrice eteropatriarcale. Chayn, che su questi temi da molti anni realizza progetti di ricerca, formazione, sensibilizzazione attraverso metodologie collettive e partecipative, presenterà un approccio
transfemminista alla lotta contro questa forma di violenza, condividendo con chi parteciperà al laboratorio strumenti utili al contrasto di questo fenomeno, purtroppo molto diffuso tra persone adolescenti e preadolescenti.
Il Teatro dell'Oppressao: un approccio ludico-teatrale alla violenza di genere.
Il quarto appuntamento (26 novembre) sarà dedicato al Teatro dell'Oppressao, una pratica educativa che utilizza il teatro per esplorare e affrontare le oppressioni sociali, comprese quelle legate alla violenza di genere. L'incontro, condotto da
PartecipArte, sarà basato sul coinvolgimento delle persone partecipanti attraverso tecniche teatrali che possono essere impiegate nelle scuole e nei contesti educativi per stimolare riflessioni sulle dinamiche di potere, sui ruoli di genere e sulla violenza.
Il Teatro dell'Oppressao permette a chi partecipa di rivivere situazioni di oppressione e di sperimentare soluzioni alternative e modi concreti per cambiare la realtà sociale a partire dalla propria esperienza diretta e quotidiana. Questo approccio consente di confrontarsi attivamente con tematiche complesse, sviluppando empatia, coinvolgimento diretto e allenamento al cambiamento.
Costruire scuole inclusive per studenti trans e non binary.
Il ciclo di incontri si concluderà il
10 dicembre con un workshop a cura di
Ale Santambrogio di
GenderLens, che tratterà il tema delle carriere alias e della costruzione di ambienti scolastici accoglienti e supportivi per studenti trans e di genere non binario (enby). L'incontro fornirà strumenti operativi per adottare una pedagogia trans-affermativa, volta a supportare la diversità di genere nelle scuole.
Le scuole e i contesti educativi sono ad oggi nella maggior parte dei casi luoghi ostili e pericolosi per le persone trans, esposte a differenti forme di violenza, dall'aggressione fisica a quella verbale, dal bullismo alle molestie a sfondo transfobico da parte del gruppo dei pari, del personale docente e non docente. L'obiettivo è quello di fornire ad insegnanti e figure educative strategie concrete per creare spazi più sicuri e accoglienti, dove tutt? l? studenti possano avere la libertà di esprimere la propria identità.
Ecco il calendario di tutti gli appuntamenti:
Giovedì 17 ottobre h. 16:00-18:30
Maschilità in formazione. Apprendere la virilità nell'infanzia e nell'adolescenza, a cura di Giuseppe Burgio
Martedì 5 novembre h. 16:00-18:30
Consenso: possiamo parlarne? a cura di Justin Hancock
Martedì 12 novembre h. 16:00-18:30
Tecnologia e violenza digitale di genere, un approccio transfemminista, a cura di Chayn Italia
Martedì 26 novembre h. 16:00-18:30
Il teatro dell'oppressao a scuola contro la violenza di genere, a cura di PartecipArte
Martedì 10 dicembre h. 16:00-18:30
Come costruire una scuola attenta e supportiva per studenti trans e non binari?? Strumenti operativi per una pedagogia trans-affermativa, a cura di Ale Santambrogio (GenderLens)
La partecipazione agli incontri è gratuita ma richiede la
prenotazione obbligatoria. Per maggiori informazioni e per iscriversi, è possibile contattare la rete
Attraverso lo specchio all'indirizzo
reteattraversolospecchio@gmail.com