Uscire dalla violenza si può.

di redazione di NoiNo.org

Uscire dalla violenza si può.

I centri per uomini maltrattanti in Italia crescono. Poche settimane fa un articolo su D, il periodico femminile di Repubblica, trattava in modo molto sintetico un tema che ci sta a cuore: i centri di ascolto e terapia degli uomini maltrattanti. Oggi sono 11 in tutta Italia, gestiti da associazioni come i CAM di Firenze e Ferrara, o servizi pubblici come quello di Modena: qui trovate l'elenco completo. Ora vi invitiamo a leggere l'articolo di D, ma presto vi proporremo dei contenuti originali sul tema. Tutti i professionisti citati nell'articolo confermano comunque quello che cerchiamo di divulgare dall'inizio della campagna, e che ci aveva raccontato il dottor Giorgio Penuti, uno degli psicologi del servizio Liberiamoci Dalla Violenza della Ausl di Modena. I comportamenti violenti non sono improvvisi e incontrollabili raptus di follia, neanche forme esasperata di passione né tantomeno istinti inseriti per natura nel DNA maschile, scatenati da presunte provocazioni femminili. Le tante forme attraverso cui la violenza si esprime sono sicuramente legate a una cultura e a una mentalità generalmente diffusa nella nostra società. Ma sono anche, a livello individuale, indici di un disagio profondo, di una difficoltà a riconoscere e gestire le proprie emozioni. E dove c'è un problema individuale, c'è una scelta. Può essere la scelta di continuare a infliggere (e infliggersi) sofferenza, in nome di un qualche presunto diritto di supremazia. Ma c'è anche l'alternativa: quella di affrontare il problema e, possibilmente, superarlo. Come hanno fatto i protagonisti di queste storie. Buona lettura, e aspettiamo le vostre impressioni.



4 Commenti


Marisa Caputi
23/07/2013

A proposito di personalità narcisistiche, vorrei segnalare un libro (consigliatomi dalla psichiatra del C. Salute Mentale di Firenze, cioè del pubblico e gratuito!!! e che mi ha salvato la vita) che davvero può essere d'aiuto per comprendere chi hai accanto: "Molestie morali" di Marie-France Hirigoyen - Einaudi. Prende in considerazione anche le molestie (violenze) psicologiche sul lavoro oltreché nei rapporti di coppia. In pratica, "tutto quello che non avreste mai voluto dover sapere sulla perversione delle personalità narcisistiche ma che purtroppo ti tocca!"


22/07/2013

Ciao Claudia, la tua naturalmente è la domanda più giusta che può fare una donna su questo tema. Dare una risposta è difficile e l'unico modo per farlo seriamente è approfondire e verificare i dati dei centri per uomini maltrattanti, e vedere in quanti casi si ha una risoluzione del problema e in quanti una recidiva, un ricadere nei comportamenti violenti. Lo faremo quanto prima. Ora come ora, crediamo che si debba distinguere tra un piano generale e uno individuale. In generale, noi risponderemmo che sì, cambiare è possibile. Perché, per quello che abbiamo capito, il comportamento violento è una forma di disagio psicologico individuale (non usiamo la parola "disagio" per giustificare la violenza, ma solo per sottolineare che la violenza è l'indice di un'incapacità generale a riconoscere e gestire le emozioni); e contemporaneamente è l'espressione sociale di una sub-cultura (che giustifica questi comportamenti in nome di qualche ordine "naturale" o "morale", per mantenere uno status quo che conviene a molti). E un comportamento, una cultura possono cambiare. Ma il piano individuale, quello delle esperienze vissute da singole persone come te, è un altro. I casi di violenza domestica vanno seguiti caso per caso con l'aiuto di persone competenti: l'errore (se così si può chiamare) che fanno tante donne vittime di violenza è proprio rimanere chiuse nel silenzio, non ammettere che c'è un problema con nessuno e aspettare che il cambiamento avvenga da solo. Accontentarsi di pianti, scuse e promesse (la cosiddetta fase "luna di miele") fino a quando la violenza non si ripresenta. Invece è necessario per prima cosa mettere un punto fermo in un rapporto del genere, come hai fatto tu, confrontandosi con il mondo esterno, per uscire da un circolo chiuso. Non sappiamo se il tuo ex marito ora sia consapevole del suo problema e se intenda cominciare un percorso per affrontarlo e risolverlo. Glielo auguriamo di cuore, per la sua felicità, per quella di una futura compagna, per i suoi rapporti con te e, se ne avete, con i vostri figli. Ma se lo farà, sarà grazie alla tua scelta di smettere di subire, non malgrado questa. Crediamo che i tuoi momenti di rabbia siano più che comprensibili, così come quelli di amore. Però su una cosa pensiamo tu non debba "oscillare" mai, non debba mai avere dubbi: riconoscere il problema e affrontarlo è stata la scelta giusta. Un saluto e a presto.


Marisa Caputi
22/07/2013

Penso (in base alla mia esperienza che preferirei non avere) che bisogna semplicemente allontanarsi il prima e il più lontano possibile. Non so se possono cambiare (ne dubito) ma di certo è qualcosa che non ci deve riguardare, almeno non noi, donne maltrattate da quello specifico uomo. Si tratterebbe sempre di una loro personale presa di coscienza e percorso individuale. Se arriveranno alla consapevolezza di avere un problema e decideranno di intraprendere la (lunga) strada che potrebbe portare al cambiamento, di certo lo faranno (come deve essere) per se stessi e non per noi. Noi, nel frattempo, è bene aver già cominciato a leccarci le ferite e intraprendere la nostra (lunghissima) strada verso la "guarigione" (forse "superamento" è più realistico) della violenza subita. Di certo non è il caso di stare lì a sperare e aspettare la miracolosa metamorfosi! Mi permetto di aggiungere, leggendo i commenti precedenti, che esistono anche i soggetti narcisisti (nel senso psicanalitico del termine) cioè incapaci di provare per davvero qualsiasi tipo di sentimento, emozione, né di avere la minima consapevolezza della realtà per come si presenta ma abituati a manipolarla a proprio piacimento. Ecco, questi vi posso garantire che non provano nessun "disagio". Grazie per questo spazio di condivisione, Marisa.


claudia87
12/07/2013

voi qui scrivete cose completamente diverse da cio che leggiamo e sentiamo tutti i giorni... GLI UOMINI VIOLENTI CAMBIANO... è vero? mio marito era un violento adesso siamo in separazione... io oscillo tra momenti di amore e momenti di rabbia profonda perche non dimentico il suo viso.. ma la domanda è: davvero cambiano? grazie per l attenzione


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