di redazione di NoiNo.org con i relatori di Da uomo a uomo
22/01/2015
In questi giorni abbiamo aggiornato la pagina "Chi siamo" del sito, per chiarire meglio qual è l'impegno che NoiNo.org chiede a chi aderisce alla campagna. Ma una community vive del dialogo con chi ne fa parte, per questo abbiamo cominciato a costruire il nostro "quasi decalogo" insieme ad alcuni protagonisti dell'incontro "Da uomo a uomo": Claudio Tovani (promotore del Gommone Rosa), Sandro Casanova (associazione Maschile Plurale ed educatore), Francesco Postiglione (dirigente scolastico dell'ITT Blaise Pascal di Cesena) , Ludovico Arte (formatore Federcalcio Giovanile e dirigente scolastico), Lorenzo Gasparrini (blogger antisessista di Questouomono) e Arnaldo Spallacci (sociologo e membro del Centro Studi sul Genere e l'Educazione dell'Università di Bologna). A loro abbiamo posto una serie di domande, le stesse che spesso ci vengono dagli uomini che ci contattano on line e che incontriamo in pubblico. Ecco le prime:
Io ho aderito perché con un uomo violento ci sono stata insieme ho trovato la forza di lasciarlo ma porto con me un sacco di conseguenze tuttora ho un compagno da 8 anni che ha degli scatti di ira incontrollabili, ho deciso di lasciarlo ieri sera ennesima scenata e dopo mi chiede scusa....ma il vostro blog e sito mi è utile.....
Aderisco? Sì! Perché non bisogna viverla sulla propria pelle per capirne gli effetti devastanti! Perché si chiama di genere,ma è una violenza che riguarda tutti! Perché credo che dal confronto e dall'impegno di tutti possa nascere la concretezza dell'azione per debellare questo cancro!!
La violenza psicologica è perfida, è violenza fisica all'ennesima potenza. La violenza fisica la vedi, è lì sotto i tuoi occhi, difficile negarla. Dalla violenza fisica probabilmente è più facile uscirne, dico probabilmente perché non sempre è così. Ciò che trovo aberrante è la violenza psicologica, specialmente la violenza psicologica. Questa è talmente meschina che non trovo parole per descriverla. Dalla violenza psicologica, che inizialmente si manifesta con episodi, parole, fatti che potremmo non immediatamente interpretare, la donna si ritrova totalmente annientata, totalmente succube e troppe volte si mette in discussione. Questa violenza mina la personalità nel suo profondo. E una personalità depredata incontrerà tantissime difficoltà a ritrovare se stessa. Ricostruire una propria personalità basata sull'amore verso se stessi diviene arduo e laborioso, molto difficoltoso. La violenta è in aumento, specialmente la violenza sulle donne. L'uomo si sente sempre più fragile e quindi non consono con l'educazione e con lo stereotipo maschile. Affrontare la violenza di noi uomini sulle donne partendo dalla educazione, indicare ai figli maschi quanto possano essere uomini unicamente con le donne e attraverso le donne. Percorrendo la vita assieme e scoprendo le particolarità di ognuno quale crescita per entrambi, per il mondo, il nostro maledetto mondo che è uno, che è questo. Nelle diversità la possibilità ultima di crescita e consapevolezza nella speranza di camminare finalmente fianco a fianco, mano nella mano. Consci delle ricchezze che gli altri/e ci possono far apprendere. Compito di tutti aprire gli occhi ma specialmente la mente/cuore per convivere in/con AMORE.
CHE LA VIOLENZA SU UNA DONNA SICURAMENTE è MAGGIORE QUESTO è VERO MA SPESSO MI CHIEDO QUANTO SIANO ALLEATE LE DONNE IN TUTTO QUESTO ...... UMILIAZIONE è ANCORA OGGI UNA PAROLA SOTTOVALUTATA SPESSO PIù DAL SESSO FEMMINILE CHE DA QUELLO MASCHILE .IL RISPETTO SI VEDE GIà DA PICCOLE COSE PAROLA ORMAI DIMENTICATA PER ALTRI TIPI DI VIOLENZA NON CREDO SIA SOLO UN DISCORSO CULTURALE O FORSE NON è SUFFICIENTE PENSARE SOLO A QUELLO.
L'essere umano è abituato ad essere violento... I padri con le madri, le madri con i figli, tutti insieme contro il nostro prossimo. La violenza è più frequente nei luoghi dove si pratica maggiormente. Diventa un retaggio "culturale". L'unico metodo per debellare la violenza è educare alla non violenza, al disprezzo per questo retaggio animale. Se l'uomo eredita il pregiudizio che deve dominare la donna lo fa. Al contempo se la donna è educata a pensare che sia normale, lo tollera o sente di non poter fare nulla perché sarebbe da sola. Il singolo mostro non puoi impedire che faccia del male, ma si possono impedire gli atti violenti diffusi. Quando un uomo si sentirà addosso lo sguardo schifato e accusatorio degli altri uomini per un atteggiamento anche solo sessista, saremo a buon punto. Ma non va debellata la violenza sulle donne, la violenza è sbagliata comunque. Va tolta la violenza dalla società , va perseguita e disprezzata in ogni forma. La legge serve fino ad un certo punto se il substrato culturale è di 200 anni addietro.
Buongiorno, ragioni storiche, antropologiche, o tutte quelle che a mio avviso suonano come una sorta di giustificazione o legittimazione (involontaria) della violenza mi fanno arrabbiare un po. Il rispetto è la parola chiave di tutto. Rispetto per un'altra vita. E in questi CASI per una donna. E che sia fisica o verbale (la violenza) non fa nessuna differenza. Anzi a volte, non ci si rende conto che quella verbale lascia più segni di quella fisica...e le "cicatrici" interne seppur non le si vede, restano dentro chi le ha a causare dolore molto più a lungo di quelle fisiche. Personalmente, trovo vigliacchi e vili (della peggior specie) tutti i "maschi" (intesi come "maci", o pseudo tali) che usano la violenza come metodo di "comunicazione" con la donna. E non c'è fascia sociale, poliziotti, operai, impiegati, dottori. In ogni categoria si nasconde un infame vigliacco. Purtroppo. Ed io, nonostante le mie convinzioni sopra scritte, sto "usando" questo spazio anche per poter imparare qualcosa dalle molte testimonianze, per ricordarmi sempre che il rispetto è la parola chiave di tutto.
Aderisco perch? non mi sento di fare parte dello stereotipo maschile che legittima il maschio ad avere sempre l\'ultima parola sulle femmine magari anche in modo aggressivo e violento.\r\nAderisco perch? ritengo che pi? sar? forte questa voce, pi? le donne si renderanno conto che potranno veramente di no quando lo ritengono opportuno, senza rinunciare a priori perch? il loro pensiero ? \"tanto il maschio ? fatto cosi\" \r\nAderisco perch? essendo maestro di karate (bambini e adulti) e istruttore di antiaggressione femminile, la mia parola possa fare breccia e lasciare un piccolo segno diverso dal grande solco scavato nei pensieri di tutti noi; me compreso...\r\nAderisco perch? dalle mie pur piccole esperienze come istruttore, mi sono reso conto di quanto sia radicato il pensiero che legittima il maschio a tenere comportamenti violenti.
Buonasera, sono Figini Francesco, metto appunto il mio cognome per differirmi dagli altri due omonimi. Mi collego al discorso di Ludovico, aggiungendo anche che nel calcio di oggi si tollera troppo nei confronti di calciatori famosi, mentre su quelli meno li si tartassa con i cartellini. La cosa ovviamente poi si è espansa verso le donne che ne subiscono di tutti i colori e c'è una mancanza di sentimento generale, compresi anche i Social Network che secondo me andrebbero aboliti.
Non per tutti è ovvio! Diffondi!
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