Centocinquanta studenti per mettere in discussione gli stereotipi.

di redazione di NoiNo.org

Centocinquanta studenti per mettere in discussione gli stereotipi.

NoiNo.org rinnova il suo sito e racconta l'ultimo ciclo di laboratori educativi con le ragazze e i ragazzi delle scuole bolognesi. Mentre il progetto per la prevenzione della violenza di genere della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna sta per compiere il suo dodicesimo anno di attività, si avvia alla conclusione il ciclo di laboratori 2023 - 2025, come sempre progettato e realizzato dalle associazioni della rete Attraverso lo Specchio.

Al termine delle attività, questa edizione di NoiNo.org avrà coinvolto 7 classi (per un totale di circa 150 studenti) delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio bolognese. Per l'esattezza, gli istituti coinvolti sono: IC Vado Monzuno (primo grado); IPSAS Aldrovandi Rubbiani, Liceo Scientifico Statale Augusto Righi, IIS Arrigo Serpieri, IIS Belluzzi Fioravanti (secondo grado).

Per restituire nel modo più autentico possibile questo percorso, NoiNo.org ha rinnovato il suo sito web, aggiornandone i contenuti e le immagini. I ritratti che illustrano queste pagine sono stati realizzati coinvolgendo un gruppo di persone che rappresenta le diverse realtà che partecipano al progetto: studenti, docenti, attiviste e attiviste, istituti scolastici.
I ringraziamenti di NoiNo.org vanno alle professoresse Chiara Buonfiglioli, Teresa Rossano e Martina Zadra, ai professori Giuseppe Copeta e Matteo Vescovi, a Fulvia Lionetti e Nicolò Piombi della rete Attraverso lo Specchio, alla dirigenza dell'istituto Aldrovandi Rubbiani e in particolare alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato all'incontro: Anna, Elena, Emilio, Francesco, Luca, Ludovica e Marta. Va aggiunto che quello che si vede negli scatti è un incontro atipico, realizzato al di là del programma descritto prima: normalmente i laboratori educativi del progetto non vengono fotografati, per non influenzare chi partecipa.

Ma come nasce un laboratorio educativo NoiNo.org? Prima di tutto, dalla fiducia dei docenti e dell'istituto, che richiedono direttamente l'intervento del progetto o accettano la proposta della rete Attraverso lo Specchio. Si inizia con una riunione preliminare con la docente o il docente di riferimento: la scaletta del laboratorio viene adattata a seconda della composizione della classe, dei rapporti tra studenti e di situazioni particolari emerse nella riunione.

Ogni classe coinvolta partecipa di solito a tre incontri di due ore ciascuno, condotti in compresenza dai rappresentanti di due delle associazioni della rete Attraverso lo Specchio. Solo quest'anno all'istituto Belluzzi Fioravanti è stato sperimentato un ciclo di cinque incontri. In ogni caso, durante il laboratorio l'insegnante esce dall'aula.

Il primo obiettivo è creare un ambiente di fiducia, sulla base di regole definite insieme con un approccio non gerarchico. Prima di tutto, c'è la riservatezza: quello che si dice nel laboratorio non va "usato" al di fuori. Poi la libertà di espressione: ogni partecipante deve sentirsi al sicuro dal giudizio degli altri, nessuna affermazione è "sbagliata" in partenza. Questo ambiente permette alle ragazze e ai ragazzi di far emergere le domande, di esprimere i propri pensieri senza svilire quelli degli altri, di coinvolgere anche chi - nella quotidianità della scuola - appare disinteressato o "difficile". Per definire le forme della violenza maschile contro le donne o parlare di stereotipi di genere, per esempio, si parte dal "sapere della classe", da ciò che ogni studente vuole condividere dal suo punto di vista.

Il momento dei laboratori NoiNo.org più lontano dall'esperienza scolastica è quello in cui chi anima gli incontri mette in campo pratiche creative che portano le ragazze e i ragazzi a mettersi in gioco. Ad esempio? La classe mette in scena una situazione di controllo e violenza psicologica, tipica delle relazioni oppressive, e poi prova a cambiarla sperimentando delle soluzioni differenti, secondo il metodo del Teatro dell'Oppressa/o (di cui abbiamo parlato in altri post con la compagnia PartecipArte). Oppure, usando delle carte simili a quelle dei giochi di ruolo, si costruisce collettivamente la storia di un personaggio sottoposto ai condizionamenti e ai pregiudizi legati al genere o all'orientamento sessuale.

Potremmo continuare a lungo: ogni laboratorio NoiNo.org è diverso, anche se tutte le associazioni della rete Attraverso lo Specchio agiscono in modo integrato, condividendo lo stesso approccio all'educazione alle differenze e la stessa visione del fenomeno della violenza di genere.



Comunicazione: Studio Talpa | Comunicattive