12/09/2013
Chi non ha mai ascoltato la popolarissima trasmissione di Radio 2 condotta da Massimo Cirri (insieme a Paolo Maggioni e Sara Zambotti)? Ma probabilmente pochi di voi leggono la rubrica che la voce di Caterpillar tiene sul sito webambiente.it di Manutencoop, che sostiene la nostra campagna. Proprio qui, Cirri ha scritto un bel pezzo che parla di NoiNo.org, dell'evento Pop in the City e in generale di come reagiscono gli uomini messi di fronte all'argomento. Come sempre lo stile di Cirri è ironico e sornione ma il contenuto è nient'affatto banale. Anche perché, oltre che autore radio-teatro-televisivo e giornalista, Missimo Cirri è psicologo nei servizi pubblici (ha pubblicato tra gli altri il libro "A colloquio - tutte le mattine al Centro di Salute Mentale"). Vi riproponiamo l'articolo di integrale qui sotto. Nel sito Manutencoop trovate la versione originale, il fumetto di Lele Corvi e l'editoriale di Andrea Campo su NoiNo.org.
Buone letture.
Il bancone del bar
Noi diciamo no... con il rossetto
Massimo Cirri
- Sabato scorso mi è successa una cosa strana.
- Racconta.
- Poi non mi prendi per i fondelli?
- Io? Io che prendo per i fondelli te? Figurarsi.
- Giuri?
- Giuro. Racconta.
- Ero a Bologna, in giro per la città. Arrivo in piazza Santo Stefano e di colpo spuntano fuori un gruppo di ragazze francesi tutte vestite con una maglietta arancione. E un po in italiano e un po in francese mi chiedono se per favore posso mettermi del rossetto e
- E tu avevi bevuto.
- Ma no. Erano le tre del pomeriggio
- Bere fa male sempre. Se cominci alle tre del pomeriggio è peggio.
- Non avevo bevuto.
- Hai bevuto adesso?
- Ma no! Ti aspettavo per laperitivo. Lo prendo anche analcolico.
- Sicuro di essere sobrio? Perché qui cè un gruppo di ragazze francesi ti sequestra in piazza Santo Stefano e ti intima di metterti subito del rossetto?
- Non mi sequestra. E non intima. Mi chiedono se posso mettermi del rossetto per
- E il mascara invece no?
- No.
- Rimmel?
- Neanche.
- Male. Vedi che ti trascuri. Alla tua età dovresti cominciare a starci più attento.
- A cosa?
- Alla cura di te: come ti trucchi, il maquillage della pelle... Lo usi il latte detergente? Sai che una buona crema da notte fa miracoli?
- Ricordati la promessa.
- Quale?
- Giuro di non prenderti per i fondelli.
- Ho giurato?
- Si.
- Allora vai avanti.
- Le ragazze mi dicono che sono lì per fare una gara, una specie di Giochi senza frontiere e una delle prove è fermare un uomo per strada e convincerlo a mettersi il rossetto e poi a farsi fotografare con in mano un cartello che...
- Scusa: cè una tua foto con il rossetto su quelle labbrine belle belle tutte da baciare?
- Si.
- La devo avere.
- Poi te la faccio vedere. Ma limportante è il cartello.
- Perché?
- Perché cè scritto La violenza contro le donne è una sconfitta per tutti.
- E quindi?
- E quindi mi spiegano che dietro cè una campagna di comunicazione sulla violenza sulle donne. Si chiama violenza di genere. Lo sapevi?
- Che cè la violenza sulle donne si. Purtroppo.
- Ma io ho capito una cosa. Che adesso ti spiego: cè un gruppo di ragazze francesi molto carine che ti chiede per favore se ti puoi mettere un po di rossetto. Io, te lo assicuro, mi sono sentito un po in difficoltà.
- In che senso?
- Nel senso che in questa cosa - che è divertente, ci mancherebbe, è un gioco - però tu senti la pressione, un pezzetto di fastidio. Fai una cosa che non vorresti fare. Mi spiego?
- Mica tanto.
- È come se subissi una piccolissima violenza.
- Perché è una cosa che non volevi?
- Esatto. Ma quello è un gioco.
- E allora?
- E allora ti assicuro che cominci a pensare in un altro modo a come si sente una donna che subisce una violenza. Una violenza vera. Mica come quello che era un gioco in piazza.
- Vabbe', daccordo, ma non è che tu adesso esageri un po?
- In che senso?
- Perché tra chiederti una cosa strana mettiti un po di rossetto anche se non lo hai mai fatto e la violenza sulle donne cè una bella differenza, no?
- Cè. Ma però...
- Ma però non si dice.
- Ma però prova ad allargare un po il cerchio del tuo pensiero: la violenza non è solo quella fisica, le botte o lo stupro. Cè molta violenza e fa molto male anche nelle vessazioni psicologiche, nelle umiliazioni continue
- Quando qualcuno ti tratta dallalto in basso perché sei una donna
- Esatto. Solo per quello: ti umilio perché non sei un uomo. E allora vali meno. Lo stesso per i ricatti economici, le minacce, tutte quelle cose che avvelenano la vita. Non ti sembra che, se lo guardi così, poi il femminicidio ammazzare una donna perché è una donna - non sia poi molto lontano?
- Credo proprio di sì.
- E allora?
- E allora quella storia del rossetto mi ha fatto pensare. Così sono andato a vedere un sito che si chiama www.noino.org. Ci arrivi anche dal sito della Cooperativa.
- Noino?
- Noi No. Faccio lo spelling, guarda le mie labbra, non è difficile: Noi No. Ripeti con me.
- Noi No.
- Esatto. Poi punto org.
- Poi punto org.
- Non è che devi proprio ripetere tutto. Afferra il concetto: noi uomini diciamo no alla violenza sulle donne. Quindi
- Noi No.
- Bravo. Ma lo sai che ogni tre giorni qui in Italia un uomo ammazza una donna. Ma di quello se ne parla. Adesso anche tanto.
- Per fortuna.
- Si. Ma poi ci sono tutte le altre violenze.
- Quelle private.
- Quelle: ma non sono private. Sono violenze. Diventano private se nessuno dice nulla.
- "Chi tace acconsente".
- Sì. E allora cambia tutto se lo facciamo diventare un fatto pubblico.
- Che cosa di preciso? Perché qui mi perdo.
- Il fatto che ci sono degli uomini che dicono in pubblico Noi No.
- Punto org.
- Si. Ma limportante è Noi No. Noi - uomini - ci prendiamo la responsabilità di dire No alla violenza sulle donne. E lo diciamo chiaramente e in pubblico.
- Cambia qualcosa?
- Sì. Diventa un impegno. Se ti impegni poi lo fai.
- Lo fai?
- Lo faccio. Noino.org.
- Bravo. E cè anche una pagina Facebook. Clicca "Mi piace".
- Clicco. E bravo te perché hai pensato tutto questo partendo da un gruppo di ragazze francesi che ti chiedono di metterti il rossetto in piazza Santo Stefano.
- Sei fiero di me.
- Sono fiero di te.
- Come uomo?
- E anche come donna.
- Non ricominciare.
- Smetto.