09/09/2014
Sabato 8 marzo 2014 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consegnato a NoiNo.org la sua Targa di Rappresentanza, già annunciata lo scorso 25 novembre 2013. Nel suo discorso, il Presidente ha dichiarato che "Il principale deterrente contro la violenza maschile è [...] la dissociazione da parte degli altri uomini, siano essi amici, familiari o personaggi importanti della vita sociale e pubblica. La targa assegnata [...] a NoiNo.org premia proprio quegli uomini che si dissociano. Anche l'uscita allo scoperto dei maschi, quando si verifica, va considerata un significativo passo avanti."
La targa è stata consegnata dal Presidente Napolitano nelle mani del professor Marco Cammelli, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ha promosso e finanziato il nostro progetto. Con lui c'erano Cesare Prandelli, Claudio Bisio e Ivano Marescotti, alcuni dei protagonisti delle due edizioni della campagna.
Li ringraziamo tutti per aver prestato la loro notorietà a NoiNo.org, e per averci aiutato sin dal primo giorno a dare un volto all'idea di una community di "uomini contro la violenza sulle donne". Così come ringraziamo il Comune di Roma, la Regione Lazio e tutti i Comuni e i centri antiviolenza che hanno contribuito a diffondere la campagna e a coinvolgere gli uomini sul territorio nazionale.
Ma il ringraziamento particolare di tutto il gruppo di uomini e donne che lavora a questo progetto va a tutti voi. Alle oltre 5.000 persone (quasi tutti uomini, sapete?) e ai tanti gruppi che hanno aderito alla community su questo sito. A tutti quelli che seguono il blog. Ai tanti che ci contattano per condividere con noi le loro iniziative. Ai più di 14.000 utenti che su Facebook ci seguono ogni giorno. Grazie davvero. Idealmente, a ricevere quella targa c'eravate tutti voi.
Ma se gli uomini erano rappresentati da NoiNo.org, le protagoniste delle celebrazioni al Quirinale sono state naturalmente le donne. Sono state premiate alcune delle donne che hanno contribuito e contribuiscono ad alzare il livello di civiltà di questo Paese. A favore di tutti, donne e uomini, come ha ribadito Giorgio Napolitano. Ora ne citiamo una sola, anche se tutte meriterebbero una riflessione. Parliamo di Franca Viola. Era una ragazza di 17 anni quando fu rapita e violentata ad Alcamo, Sicilia, "colpevole" di aver rotto una promessa di matrimonio. Franca fu la prima donna in Italia a rifiutare il "matrimonio riparatore" che, all'epoca, permetteva di estinguere il reato di violenza sessuale. I colpevoli furono condannati e il suo gesto ebbe una grandissima risonanza. Vi sembra una storia di un'altra epoca? Era il 1965. La norma a cui accennavamo fu abrogata nel 1981. Solo nel 1996, lo stupro è stato legalmente riconosciuto come reato "contro la persona" e non più semplicemente "contro la morale". La signora Viola oggi ha 67 anni compiuti da poco, ha due figli e una nipote e vive ancora ad Alcamo. Buon 8 marzo a lei, a tutte le donne e a tutti voi.