Letture e visioni per il 25 novembre e oltre.

di redazione di NoiNo.org

Letture e visioni per il 25 novembre e oltre.

"Voglio organizzare un incontro per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi consigliate qualcosa da proiettare o da leggere in pubblico, da un punto di vista maschile?" È una domanda che ci avete rivolto in molti via e-mail in questi giorni. Trasformiamo la nostra risposta in un post, da migliorare appena possibile. Giusto qualche consiglio in ordine sparso da tutti noi, non prima di avervi ricordato di promuovere l'adesione personale e di gruppo a NoiNo.org sul nostro sito: è il modo migliore per dare voce e visibilità alle vostre iniziative e mantenere un contatto con tutta la community degli Uomini contro la violenza sulle donne. Fine dei consigli per gli "acquisti", inizio dei consigli di lettura. E di visione.

Da scaricare: 
- due pagine da "ITIS (Inutile Tentare Imprigionare Sogni)" di Cristiano Cavina, scrittore romagnolo quarantenne pubblicato da MarcosyMarcos: Baldo Creonti, il protagonista bambino, sta cercando di disimpigliare il suo Big Jim paracadutista dai rami dell'albero del cortile con l'aiuto di una vicina di casa, quando si accorge che la vicina di casa che è scesa ad aiutarlo "aveva il labbro spaccato, sanguinava. Tutto il vestito era pieno di sangue. E aveva solo una ciabatta ai piedi. Quella fu la cosa peggiore."; 
- un appello/testimonianza di Maschile Plurale, l'associazione nazionale (scelta più "politica"); 
- testimonianze di quotidiana violenza da uomini "maltrattanti", raccolte nel libro "Questo non è amore", curato dalle blogger-giornaliste de Laa 27a ora del Corriere della Sera; 

- La presentazione del libro "Da uomo a uomo - storie di uomini, di violenza e di cambiamento" a cura del CAM di Firenze. Un passaggio, scritto proprio da uno degli uomini che hanno seguito il percorso del Centro di Ascolto per uomini Maltrattanti.
Quando per la prima volta mi è stato detto che potevo avere dei comportamenti sbagliati con la mia compagna ho pensato "Ma voi vi siete bevuti il cervello”. Poi ho fatto questo questionario, forse anche un po' per provare a me stesso che ero assolutamente dalla parte della ragione. E sorprendentemente ho iniziato a dire "be', sì", "ah sì anche questa sì... ma che c'entra è perché (e via di corsa a giustificarmi)", "beh sì questa ce l’ho in pieno".
Grazie ad Alessandra Pauncz, responsabile del Centro e psicologa, autrice tra l'altro di "Trasformare il Potere: come riconoscere  e cambiare le relazioni dannose" Romano editore, 2012.

Copiato qui sotto: 
_ LA TELEFONATA CHE AVREI VOLUTO FARE (scelta "pesante"), scritto da un uomo che è in galera per l'assassinio della fidanzata, divulgato dal sito Uomini non più violenti si diventa, centro di ascolto per maltrattanti attivo a Milano. Ma attenzione, la violenza non è "solo" il femicidio, quella è la punta di un iceberg molto più ampio e quotidiano. 

Testimonianze e riflessioni maschili in senso positivo
- quelle venute dagli uomini che abbiamo incontrato attraverso la community NoiNo.org. Nella Gallery del sito NoiNo.org (http://www.noino.org/video.php) trovi tutti i video degli interventi al convegno Da Uomo a Uomo del 15, oltre agli spot e ad altre testimonianze di uomini che aderiscono alla campagna. Alcune di queste le trovi in forma scritta nel nostro blog, http://www.noino.org/blog.php raccolte nella categoria "storie" e "scuola". 

- La testimonianza di Dario sulla necessità di trasformarsi in un uomo capace di difendersi dagli altri uomini, dai loro pregiudizi contro chi non appare un "vero uomo"; una storia raccolta e diffusa da Salvina, una blogger parecchio lontana dagli schemi e, per questo, anche parecchio divertente: 
http://malapecora.noblogs.org/post/2014/06/13/essere-uomo-in-un-mondo-di-maschi/ 

Infine, se vuoi o puoi organizzare delle proiezioni
- nel canale NoiNo.org di YouTube oltre ai nostri video trovi anche i trailer di film interessanti come Ti dò i miei occhi, documentari come Marta's Suitcase o Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart, che non tratta direttamente di violenza ma ritrae con forza la crisi del ruolo maschile tradizionale. https://www.youtube.com/playlist?list=FLk6aQRIKI2rous0wIlabGFA 

Sono tutti brani lunghi. A voi la scelta del taglio, della sintesi, del punto di vista. Tutti i brani tratti da libri sono ovviamente protetti da diritto d'autore, crediamo non sia un problema leggerli in pubblico ma ricordate sempre di citare la fonte, così come per i brani dei blog. 


<< 
Uomo: Pronto non so perchè ho telefonato… ma è successo ancora anche se non è niente di grave… 
Linea: Mi può raccontare cos’è successo? 
U: Guardi, io non sono un violento, ci tengo a precisarlo, ma dopo l’ennesima scenata della mia compagna ho esagerato… ho perso le staffe e le ho dato un ceffone e perdendo l’equilibrio è caduta sul braccio e se l’è fratturato. 
Mi sento in colpa. 
L: Adesso come sta la sua compagna? 
U: Non mi parla, anche se le ho spiegato che è stato un incidente e le ho giurato che non capiterà mai più. Per fortuna i bambini non hanno visto, erano nell’altra stanza. 
Io l’amo ho avuto solo sfortuna. 
L: All’inizio della chiamata mi pare abbia detto “è successo ancora”. 
Ha già perso il controllo con la sua compagna? 
U: Sì, ma una cosa da niente, le diedi due schiaffi perché lei mi aveva dato un ceffone. 
L: Bisognerebbe trovare un’ alternativa a questo comportamento, non crede? 
U: Ma non succederà più, io non ho mai fatto del male ad una mosca. 
E’ solo un momento di nervosismo… non sono un mostro. 
L: Nessuno pensa che la violenza possa degenerare prima che ciò accada. 
U: Ho paura che non voglia perdonare, ma io non posso vivere senza di lei. 
E’ il mio scoglio in mezzo ad un mare di solitudine. 
Pensare di perderla annienta la mia vita. 
Sono senza via d’uscita. 
L: Siamo qui per darle una mano. 
U: Lei la fa facile, ma il mondo mi crolla addosso… non posso permettere che pochi gesti cancellino tutti i momenti belli passati assieme. 
Sono disperato non posso stare a guardare… 
L: Si faccia dare una mano. 
Una via d’uscita esiste e la possiamo trovare insieme. 

Scritto di A. C., recluso presso la Casa di reclusione di Mi-Opera per l’omicidio della ex fidanzata, perché altri possano fare la telefonata che lui non ha fatto. 

Foto di Fronte Popolare per  la Musica Libera da Flickr - CC Creative Commons



Comunicazione: Studio Talpa | Comunicattive