Un 25 novembre con molti uomini. Un buon risultato? No, un buon inizio.

di redazione di NoiNo.org

Nel 2010 la Fondazione del Monte di Bologna ha commissionato la ricerca comparata sui dati internazionali sulla violenza di genere che trovate sul nostro sito. Allora la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne non era considerata una "notizia per uomini". Proviamo a pensarci: in quanti ne avevamo sentito parlare, solo fino a un paio di anni fa? Ma soprattutto: in quanti si rivolgevano agli uomini, per parlare di un fenomeno che riguarda prima di tutto noi?

A quanto pare, le cose stanno lentamente cambiando.
Mentre scriviamo, il sito NoiNo.org supera le 4.860 adesioni (quasi tutte al maschile), mentre la nostra pagina Facebook è seguita da oltre 13.300 persone. NoiNo.org debutta nel 2012, nel 2013 vengono prodotte varie campagne rivolte agli uomini. Addirittura la Presidenza della Repubblica ci assegna un riconoscimento ufficiale "in rappresentanza" di tutte le iniziative volte a coinvolgere e sensibilizzare il pubblico maschile. Questo obiettivo viene riconosciuto oggi come fondamentale nel contrasto alla violenza di genere, così come si diffonde la consapevolezza che il "femminicidio" non è un'emergenza improvvisa ma la punta d'iceberg di un fenomeno più ampio e diffuso, strutturale alla nostra società.

Ovviamente non basta parlarne sui media o nelle istituzioni. Per questo, la nostra campagna quest'anno è scesa in strada, nelle città che hanno diffuso NoiNo.org: a Roma e in tutto il Lazio, a Bologna, a Faenza e nei comuni della Romagna Faentina, a Reggio Emilia. Con l'indispensabile impegno delle realtà che lavorano in questi territori, Coop Be Free, Associazione Sos Donna, Associazione Nondasola, abbiamo parlato dei nostri temi a tantissimi uomini. Fino a un anno fa molti rispondevano "io non c'entro" o "ci pensa mia moglie". Oggi molti di più hanno accettato di "metterci la faccia". Qui a lato vedete le foto scattate a Bologna (grazie a Gianni Mazzotta, alla Biblioteca Salaborsa, a HSL - football antirazzista). Tantissime altre le vedete nella gallery e sulla nostra pagina Facebook. Molte vengono mandate spontaneamente da tutta Italia.

Insomma, siamo soddisfatti di questo 25 novembre 2013. Ma possiamo dire di aver raggiunto l'obiettivo? Ovviamente no. Il contrasto alla cultura della violenza non si fa solo in un giorno, e il coinvolgimento di tanti uomini può essere solo l'inizio di un percorso. Quale? Le direzioni sono varie: la scuola è un tema molto sentito, così come il ruolo preventivo dei centri d'ascolto per uomini maltrattanti; la comunicazione, i media e la pubblicità sono fondamentali, così come tutto ciò che contribuisce a costruire le identità di genere, rafforzando o contrastando la cultura alla base della violenza vissuta. In cantiere abbiamo storie che parlano di giochi, autodifesa, libri, musica, famiglia e sport, paternità e molto altro… In questi mesi abbiamo ricevuto tanti materiali e tanti suggerimenti, Continuate a mandarceli, noi cercheremo di utilizzarli e diffonderli al meglio delle nostre possibilità.



Comunicazione: Studio Talpa | Comunicattive