24/01/2014
Con un post sul suo blog, Teo ci ha fatto riflettere sul rapporto tra la violenza "da prima pagina" e quella nascosta. Il punto di partenza è un caso di cronaca che forse chi non vive a Bologna non ha seguito. In città da alcuni giorni impazza la caccia al Maniaco Biondo. Questo molestatore seriale ha terrorizzato cinque ragazze e ha catalizzato l'attenzione dei quotidiani locali che pubblicano ogni giorno notizie su veri o presunti avvistamenti. I commentatori discutono sul degrado della città, si parla di corsi di autodifesa per donne e di spray al peperoncino, molti lodano le ragazze assalite che hanno dichiarato di non voler rinunciare alla loro libertà, altri condannano l'indifferenza di chi ha visto senza reagire, alcuni notano che per una volta nessuno ha provato a scaricare la colpa sulle vittime.
Ma il problema della violenza maschile contro le donne è un problema di sicurezza urbana? Partiamo dai dati (quelli ad oggi disponibili: in Italia l'ultima indagine curata dall'Istat sulla violenza di genere risale al 2006.). I numeri peggiori riguardano le giovanissime: in Italia le ragazze che hanno subito violenze sessuali almeno una volta nella vita prima dei 16 anni sono stimate in 1milione 400 mila (7% della popolazione). Solo nel 25% dei casi l'autore è una persona sconosciuta (il Maniaco Misterioso, insomma). Gli altri sono parenti, amici di famiglia, conoscenti. Le percentuali cambiano se consideriamo le donne di ogni età. In Italia le violenze sessuali sono compiute più dai non partner (20%) che dai partner (6%). Certo, i non partner non saranno tutti Maniaci Biondi, potrebbero includere colleghi, conoscenti, vicini di casa e parenti. Ma non lo possiamo misurare. Sappiamo invece che i reati sessuali più gravi (stupro e tentato stupro) sono compiuti da partner e non partner quasi allo stesso modo: nel nostro paese 1 milione di donne (4,8%) li ha subiti almeno una volta.*
Il che vuol dire che, per un tentato stupratore libero per le strade e con l'identikit su tutti i giornali, ci sono tanti altri uomini apparentemente normali che compiono le stesse violenze in luoghi molto più riparati. Il fenomeno quindi non è tanto diffuso nella dimensione urbana da richiedere misure di sicurezza eccezionali ("Le ronde!") o da giustificare la diffusione del panico ("Viviamo nel Bronx dei guerrieri della notte!"). Ma è abbastanza strutturale nella società da richiedere il sostegno ordinario e continuativo alle attività di prevenzione e di assistenza.
Il mostro in prima pagina ci fa sentire tutti migliori. Ma per la libertà e la tranquillità delle nostre amiche, fidanzate, sorelle sono più pericolosi i Maniaci Misteriosi o certi discorsi che si possono sentire tutti i giorni, semplicemente stando in fila davanti alla porta di un locale? Che ne pensate?
*Dati tratti dallo studio di Giuditta Creazzo finanziato dalla Fondazione del Monte che potete scaricare integralmente qui.